Quieti Ines Ho scritto il tramonto

Quieti Ines Ho scritto il tramonto
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Confronta

Poesia come "Prova di vita"! Dove trovi la sua spinta poetica questa penna originale del Montefeltro e della città-campagna urbinate, dove raccolga le sue storie, tutte parlate in diretta e vive, non oso dire, anche perché in Ines Quieti c’è un fervore segreto e un fuoco che la riscalda e la spinge oltre, attraverso una strada impervia e magica costellata più di fatti che di parole! Sì ... le sue poesie spesso si strutturano a "poemetto-fiume" sembrano non finire mai, anche perché si perdono e si rifocillano continuamente nel vivo del racconto - mai descrittivo
- bensì acuto e vivace, tenero e baldanzoso, con l’ausilio di una rima, che apparentemente facile, s’inerpica in dialogati irti di difficoltà, ove spesso il dialetto o lingua-madre mostra la sua vera funzione, che è quella di restare acutamente legata alle cose. Così è nella poesia che mi ha donato, Per cla bordella dla Donatella, ove resto stupita del mio più vero, aspro, incoerente ritratto di donna-madre-sorella-amica e spesso in fuga da tutto ciò, alla ricerca di un demone nascosto, che tuttavia sembra accomunare la mia indole alla sua! Ma vorrei dire che questa trasparenza, da cui risultano i suoi più riusciti passaggi poetici-in lingua, come in dialetto - diviene a tratti la sua oscurità e il suo vero segreto mormorio interiore: un dialogare lungo, interiore fra sé e sé, che spesso sfocia in momenti di stupore infantile, per ritornare adulto ed aspro a un tempo! Le parole, che dedica alla Nonna, a Raphael, Cantante di nostra terra, alla sua Campagna viva, ricca di tramonti, alle sue Donne e Uomini d’infanzia e per prima alla Poesia, sua prima Amica-sorella, voce interlocutoria e tarlo antico di una tradizione colta contadina e rigeneratrice... insomma queste parole, che nascono da una bocca, che ha conosciuto grandi distruzioni ed assai poche ricompense, risalgono attraverso la verità di una Memoria innocente, ma anche ancestrale, che la colloca fra i nostri Poeti più autentici e testimoni del peso di una vita votata agli altri, fondata tuttavia di una identità propria fatta di sincerità ... quella Sincerità, che è "vedere le cose da dentro!!!: E quando dico "dentro", penso al Paesaggio dell’anima: quello interiore di una donna che si è fatta da sola.

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